Una fiaba dei fratelli Grimm
Una volta in un bel pomeriggio, Gesù bambino s’era adagiato da sè nella cullina e addormentato. Entrò la Madonna e vedutolo, lo guardò con tenerezza e tutta sorridente, inclinata su di lui gli sussurrò:
— Eri stanco? hai cercato riposo, bimbo mio? Dormi, dormi, soavemente! Io andrò nel bosco e coglierò fravole per te. Quando sarai sveglio ed io te ne avrò portato un bel mucchio, tu riderai di gioia e batterai le manine.
Poi s’era avviata nel bosco.
Guardava, cercava, non vedeva i belli acini vermigli. Ecco scorge di lontano un posticino tra l’erbe dove ne occhieggiano tanti e così freschi e maturi. Va e si china per farne la raccolta al bambinello, ma appena allunga la mano, salta fuori una vipera. La Vergine ha paura, lascia star le fravole e fugge. Il rettile l’insegue, essa, come ognuno può pensare, sa trovare riparo e si nasconde dietro un nocciuòlo giovane che ha molta frasca. La vipera non la vede più e va a nascondersi in un altro buco. Allora torna la Madonna a cogliere i bei frutti vermigli e quando ne ha fatto raccolta e vuol tornare a casa, saluta la frasca di nocciuòlo con queste parole:
— Così come sei stata la difesa mia, lo dovrai essere anche per tutti gli altri uomini.
Infatti, da vecchissimi tempi, le fronde di nocciuòlo sono riconosciute come sicuro riparo contro le serpi, le vipere e tutti gli animali nocivi che strisciano sul terreno.